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CITYLIFE

I miei sguardi sulla quotidianità,

sulle luci, le architetture,
sulle persone
e tutta la città intorno a me.

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Tecnicamente, ci sono fotografi professionali assolutamente strepitosi, 

davanti ai quali io mi levo tanto di cappello. 

Però l'uso delle luci, di banchi ottici, di spot, di flash, è molto convenzionale. 

Lavorare sul campo, lavorare all'interno del mondo, per strada, 

fotografare le architetture, sviluppa una sensibilità, 

un'attenzione nei confronti della luce che un fotografo di studio non avrà mai. 

Proprio perché lui ha il controllo delle luci, mentre io non ho il controllo della luce, 

anzi, ce l'ho, ma l'ho raggiunto attraverso una pratica diversa. 

Acquisisco una sensibilità nei confronti della luce. 

E questa, detta così, può apparire una differenza sottile, 

ma è fondamentale.” 

 

Luigi Ghirri

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